Con gli occhi di Irene

Quando si vive in periferia, il centro è lontano quanto un miraggio. Immagino sia una cosa difficile da capire per uno che abita in una città di medie dimensioni. In una metropoli, soprattutto quando così estesa rispetto all’effettiva popolazione come Roma, un abisso divide le borgate dal centro. È come vivere in posti diversi. Da queste parti, quando andiamo al centro, diciamo “Andiamo a Roma”.
Ieri Irene è stata a Roma per la prima volta. In un anno di vita, aveva visto solo Villa Borghese un pomeriggio. Io avevo voglia di fare un po’ di foto, e di farle vedere la sua città. Così abbiamo preso armi e bagagli e siamo partiti.
A lei credo sia piaciuto. Si guardava in giro curiosa: tutte quelle luci, tutta quella gente, e poi la musica…
Io continuo a non riuscire a sentire questo posto mio. Ne posso ammirare la bellezza, ma davvero non riesco a credere che mi appartenga più di quanto non sia dei turisti che ci passano un solo giorno, o una settimana o due.
Però è stato bello fingere per Irene. Lei è romana di seconda generazione, di terza, se si considerano i miei suoceri, e voglio che sappia di cosa è figlia. Voglio che senta questa città più di me, e magari poi scelga da sola se amarla o meno, ma voglio che la conosca. Io forse non ho mai avuto molta scelta: i miei sono stati trapiantati qui a trent’anni dalla Campania, e giustamente non si sono mai sentiti romani. Chiusa nella mia borgata, così distante dal Cupolone, ho sempre preferito sentirmi campana. Il risultato è che adesso, nonostante il mio accento alla Ruggero di Un Sacco Bello, non so davvero cosa sono: vorrei sempre essere da un’altra parte, e se devo pensare a casa penso solo alle sere nevose di Monaco. Ma romana lo sono, qui sono nata, qui sono sempre vissuta, e devo farci i conti.
Ieri ho ammirato le luci, il cielo viola, il bianco assoluto di Trinità dei Monti contro il giallo dei palazzi di Piazza di Spagna, i mille colori di Piazza Navona, il verde delle sue fontane. Ho fatto tante foto, non ne ho trovata neppure una che mi piacesse, a sera, ma è stato bello. Portare Irene a far conoscenza col posto in cui è nata, e vederlo attraverso i suoi occhi. Ho insistito io per uscire, dopo un mese in cui non ho avuto quasi mai voglia di far niente.
Certe volte mi sembra che le cose stiano ricominciando, da capo, per la non…non lo so quale volta, un anno fa più o meno di questo periodo dicevo che si nasce e si muore un sacco di volte, e continuo a crederlo. Se penso ai Natali della mia infanzia mi sembrano distanti un’era geologica, e io ero un’altra persona. Un ciclo si chiude, uno si apre. Dopo un anno, forse finalmente ho partorito davvero, e ho preso seriamente consapevolezza di questo nuovo ruolo che mi sono ritagliata addosso: la mamma. So solo che andare a spasso con la mia famiglia, durante queste feste, è la cosa che più mi pacifica con me stessa.

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30 risposte a Con gli occhi di Irene

  1. Walter Loggetti scrive:

    X Licia: Io son di Prato, geograficamente parlando vicino a Firenze, proprio l’altra mattina siamo andati in centro a Firenze io, mia moglie e la bimba… Che si è divertita un sacco a ruzzolarsi per terra per le vie fiorentine… (con il giubbottino bianco che le piace tanto… e che non era poi piu’ tanto bianco :-) )

    E la sensazione che ha provato Damiano con Londra io l’ho provata con Parigi.
    Diamine, ci sarei voluto restare a Parigi… perfino a fare il clochard… (trad. barbone, senza fissa dimora).

    X Ally:
    Argh… le K!
    Scriviamo in italiano per piacere, l’utilizzo della K dove non è necessaria è oltremodo fastidioso.
    E il Passeggero Oscuro dentro di me si risveglia e chiede sangue… ehm… :-)

    Probabilmente son io che son troppo vecchio e brontolone…

  2. Giul33 scrive:

    Le tue riflessioni sono bellissime licia! Io sono di Pomezia, anche io per raggiungere il centro di Roma ci metto la mia mezz’oretta ma ne vale la pena ogni singola volta. La sento mia, mia soltanto. E questa sensazione ce l’ho anche con Londra, da quando ero piccola. Nonostante non ci sia mai vissuta, le volte che si sono andata, soffermandomi a guardare il Big Ben o il Tower Bridge o qualsiasi altra cosa, mi sono sentita come quando guardo il Colosseo o San Pietro o ogni singolo sanpietrino di Roma…

  3. San scrive:

    Scusate il doppio commento, non so perchè è uscito, bho

  4. San scrive:

    Hai ragione, anche da me, a Brentonico la sera non c’è mai nessuno tranne quei quattro adolescenti che… lasciamo perdere. Però nonostante tutto qui si sta bene, e poi adesso abbiamo anche le piste da sci vicine. Viva lo sci di fondo!!!!!!!!!

  5. San scrive:

    Hai ragione, anche da me, a Brentonico la sera non c’è mai nessuno tranne quei quattro adolescenti che… lasciamo perdere. Però nonostante tutto qui si sta bene, e poi adesso abbiamo anche le piste da sci vicine. Viva lo sci di fondo!!!!!!!!!1

  6. Nihal98 scrive:

    anche il mio paesino sembra in capo al mondo ( qui in Friuli si dice: in cul dal mont ). la sera è un mortuorio, non c’è mai nessuno, a parte quei quattro ubriachi al bar e qualche adolescente.
    però, per quanto brutta possa essere, Villa Santina (il mio paese) mi sembra la più bella. forse perchè qui ci sono gli amici più stretti, i ricordi più cari… è bello alzare lo sguardo e ritrovarsi le Alpi, sentire la gente parlare, i mercanti urlare le merci in vendita, sentire il profumo della polenta venire dalle case dei paesani… è bello sentirsi a casa.

  7. San scrive:

    A Licia: bene :-) . Potrei darti delle informazioni riguardante il posto dove vivo io oppure dirti qualche parola in dialetto. Scrivi pure a michele.schelfi@gmail.com Aspetto di avere tue nuove ;-)

  8. Gio scrive:

    Nihal95: dipende da come lo armi questo esercito…la fanteria di alessandro magno era sui trentamila uomini, più diecimila cavalieri, suppergiù. Dario se non sbaglio arrivava a duecentomila soldati. Però se tu li armi meglio ne bastano meno…
    San: trentino anche tu? :) Di dove?

  9. lunanera scrive:

    sono stata a roma una volta sola 3 giorni e sono stata male dalla prima sera…vorrei tanto tornare magari a una fiera del libro

  10. Nihal95 scrive:

    PS. A proposito di creatività: sto cercando di scrivere un libro fantasy e mi srevirebbe sapere da quante persone può essere formato un’esercito reale, e il re è il cattibone di turno :D Licia tu lo sai? E qualcuno tra voi?

  11. Nihal95 scrive:

    Roma è una città splendida, davvero magnifica. Ogni volta che ci vado rimango affascinata e guardo tutto a occhi sgranati. Eppure non ci vivrei mai perchè è troppo caotica. A me piace la tranquillità, e credo che un giorno mi rintanerò in qualche borghetto medievale che favorsisca la mia creatività ;) :D

  12. Axelander scrive:

    Portare un bimbo a vedere cose nuove é una cosa bella. Vedere lo stupore e la curiosità sul suo volto da una grande gioia. Anche io sto rivisitando le parti più belle della mia città. Stupendomi di cose viste anni fa che ora sembrano diverse,quasi nuove.

  13. Ally scrive:

    A LUKA:SENTIRE UNA CITTA’(PAESE,STATO,ECC.) PROPRIA E’ KUANDO LA GUARDI, TI ACCORGI KE OGNI GIORNO DIVENTA SMP + BELLA, NN VORRESTI MAI ANDARTENE DA LI’E,ALLA FINE,6 PRONTO ANKE A MORIRE X LEI…
    PERO’ NN DEVE ESSERE X FORZA IL POSTO DV 6 NATO,VISSUTO. E’ KOME UN KOLPO D FULMINE KON UNA RAGAZZA.(KOME E’ SUCCESSO A DAMIANO KON LONDRA)

  14. Damiano scrive:

    Ciao Licia,
    sono un romano orgoglioso della sua città allo stesso tempo comprendo che sia difficile sentire propria Roma.
    Vivo in periferia e per me è stato come crescere in un paesino.
    Le dinamiche e le dimensioni sono le stesse e credo che sia una sensazione provata da quasi tutti i romani, forse Roma è “troppa”.
    Io la sento più grande di me e mi è difficile sentirla mia, piuttosto sento di appartenerle.
    Ho invece sperimentato con Londra la sensazione di una città “mia”.
    Ho passato lì 3 mesi della mia vita e mi è rimasta dentro, era mia in ogni quartiere o vicolo ovunque fossi.
    La trovo una sorta di assurdità, Roma è infinitamente più bella e più vicina eppure a volte mi fa sentire sperduto…

  15. Sara scrive:

    Ciaoooo…!
    Bè, io preferirei vivere nella periferia di Roma al posto del centro sempre affollato da turisti. Ma io sono io e non vivo a Roma ma moooolto più sù, quindi…
    Se non ti senti ne romana e ne campana, bè, io penserei a Giuliano e a Irene e saprei che quella è la mia casa. Se non hai un posto veramente tuo crealo, no?

  16. Luca Gras scrive:

    Grazie, Licia, m’interrogo spesso su cosa significhi avere la “propria” città (paese, ecc.), sentire “proprio” un posto…quello dove abiti, quello da cui vieni, quello da cui venivano i tuoi… o forse un altro, proprio. Grazie perché le tue riflessioni non sono affatto banali. Come sempre, del resto.

  17. Ice Phoenix scrive:

    Sono sempre molto belle le tue riflessioni da mamma. E anche questo insieme a Irene, è un momento importante nella sua vita. Ora ha visto per la prima volta la sua città con quegli occhietti vispi,curiosi e avidi di conoscenza. Sicuramente non potrà ricordarsene anche se ormai, questo momento farà sempre parte di lei.
    Anche le foto sono molto belle. Si respira un’aria di festa e gioia. E poi Roma è sempre bella…
    Mi piacerebbe un sacco fare un giro su quella giostra…peccato però che non passerei inosservata avendo io SOLO 19 anni… :oops:
    Vabbè dai chi se ne frega, una bella foto su quegli adorabili cavallini di quelle giostre da film, prima o poi me la farò, nonostante l’età :P
    E poi io le trovo molto pittoresche. Hanno un nonsocché di feste di paese :D

    Un bacio a tutti e soprattutto alla piccola Irene che si sta affacciando alle novità del mondo!!!

    PS:cosa ha ricevuto per Natale la pesciolina?
    Magari un bel libro, tipo non sò, Alice nel paese delle meraviglie illustrato? ;) :)
    Così, giusto per essere iniziati alla lettura, o magari, alla scrittura…
    Ciao!!! :D

  18. Annalisa scrive:

    Mica si diventa mamme il primo giorno che si partorisce. Si diventa mamme un giorno dopo l’altro, e insieme a tutto ciò che si era prima di avere un figlio. Si diventa mamme, ma non si smette di essere ciò che eravamo. Forse per questo è così bello e così complicato. Poi la vita, te ne sarai accorta, è fatta tutta a periodi, ogni periodo ha il suo leit-motiv, il suo sfondo, i suoi personaggi, un periodo può durare anche anni, ma una volta finito non si torna indietro, non lo riacchiappiamo più. La vita è a periodi, proprio come Roma è tutta divisa a quartieri, dove ogni quartiere è come un piccolo paese, con i suoi concittadini, il suo dialetto, il suo modo di comuinicare e di stare al mondo. Il quartiere ti ingloba, ti dà il ritmo della giornata, le abitudini, e un figlio ti radica in quel quartiere, in quella città, perchè se fino a che sei da solo puoi sempre pensare di fare le valigie e sbolognare perchè “non la senti tua ‘sta città”, quando poi hai un figlio diventi per forza stanziale, perchè lo dovrai iscriverai ad una scuola, ad uno sport e quindi comincerà a farsi gli amici e allora anche solo spostarti al paese vicino ti metterà in crisi.
    Un figlio ti fa mettere radici perchè per lui ti auguri quello che a te dà prurito solo a pensarci: la stabilità.

  19. lollo_95 scrive:

    Dubhe and Nihal: anche io vivo in una cittadina un pò sperduta dell’ umbria… e anche se dico sempre che la odio guai a chi ne parla male!!! divento una bestia.
    cmnq… io adoro Roma e da poco ci sono stato cn la scuola, una giornata un pò faticosa ma ne è valsa davvero la pena!!! Roma è un vero e proprio gioiello

  20. Dubhe and Nihal scrive:

    Ciao!!! Finalmente mi faccio risentire!!! Wow Licia…adoro il tuo modo di esprimerti… Io che vivo in un piccolo paesino,per me semi-sperduto in Abruzzo,mi sebra che manchi sempre qualcosa…mi spiego: odio un po’ il paese dove vivo eppure,se qualcuno osa dire male di lui,divento subito triste…comunque le foto sono bellissime!!!

  21. Julia Micha Luxy scrive:

    Licia!! Ciao, è la prima volta che scrivo!! comunque.. io non sono mai stata a roma, e non mi va di andarci.. lì ho amici, ma amo qui, la mia terra… la mia Lanciano è bella, anche se piccola.. se mai mi trasferirò da qui sarà per andare in sardegna.. ma la propria terra,la propria città, non si dimentica mai!!

  22. Mony76 scrive:

    Ma cosa dici, le foto che hai fatto sono bellissime!!!!
    Brava, hai colto dei bei momenti.
    Che bella Roma, io ci sono stata una volta, era il mio sogno da ragazzina, ma vorrei davvero poterci tornare ancora.

  23. Marcello scrive:

    Ma sai Licia, io credo che il problema sia un altro, non voglio tirare sempre in ballo le istituzioni, ma se chi vive in Prati finisce per essere un completo estraneo rispetto a chi sta a Primavalle, qualche problema c’è. Posso capire che andare al centro sia un viaggio, ma c’è qualcosa di sbagliato nel fatto che si preferisca spesso un centro commerciale in periferia a una passeggiata in via del Corso. Per conto mio, abito al Portuense, arrivare in centro non è una ‘traversata’ e il mio consueto giro il sabato pomeriggio me lo riesco sempre a fare…

  24. mousse scrive:

    Purtroppo non sono riuscito a visitare Roma “come si deve” nonostante un paio di weekend passati là da amici.. E mi dispiace perchè a sentire i romani, dev’essere veramente un bel posto. Già le foto un pò danno l’idea ma credo che viverci sia tutta un’altra cosa.

    In Italia ci sono tante città che “snobbiamo” ma che meritano seriamente di essere viste.. sarebbe il caso di rimediare!

  25. __Kate_L'EroA__ scrive:

    Ke bella Roma!!!…
    Se dovessi scegliere il posto + bello d’ Italia, beh nn avrei difficoltà a dire ke è solo e sempre essa: ROMA-LA CULLA DELL’ ARCHITETTURA!!!:-D

  26. San scrive:

    Roma Roma, fortunati voi che ci siete vicini… Io povero plebeo che abito in Trentino me la sogno una città così. Comunque io gli ultimi giorni di marzo e i primi di aprile vado a vederla. Le foto mi hanno fatto “ingolosire” xD

  27. BillaDaSalazar scrive:

    Roma è sempre Roma! io pure vivo in periferia e ogni volta che vado al centro mi sento sempre più orgogliosa di essere nata qui e onestamente penso che non riuscirei mai ad andarmene!

  28. Valberici scrive:

    Devo assolutamente smentire la tua affermazione…il tuo accento non è simile a quello di Ruggero…semmai a quello del padre di Ruggero :P

    Comunque, apparte gli scherzi, devo dire che quest’anno sono stato parecche volte a Roma e mi sto sempre più innamorando di lei. :)

  29. *Lea* scrive:

    Roma, la città eterna… bellissima. Spero tanto che tua figlia riesca a sentirsi a casa in un posto così. Io sono stata “trapiantata” dove vivo adesso da 3 anni, ma penso che non basterebbe viverci una vita per starci bene.

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