Confesso di aver letto tutte le 600 pagine di documenti sul “caso Ruby”. Una lettura per lunghi tratti noiosa (l’organizzazione ripetitiva delle cene, le ragazze che litigano tra di loro), a volte gustosa, quasi sempre molto, molto triste. Consiglio comunque a tutti di farla; è sempre meglio andare alla fonte dei fatti, per sapere la verità, e questa è una verità che il cittadino italiano deve conoscere. E non perché davvero conti qualcosa sapere cosa fa il premier nei sottoscala delle sue ville, ma perché si configurano dei reati, perché c’è dimostrato nero su bianco che il premier è ricattabile – e ricattato – e soprattutto perché niente come quelle seicento pagine dà un quadro così netto e desolante dei mali della nostra società, quelli che ci hanno portato al punto in cui siamo ora.
Innanzitutto, oggi mia madre coglie la seguente discussione tra nonnetti al parco:
“Io so’ vecchio, ma a me ancora me piaciono ‘e donne. Mica ho messo via er bastone”
Risata generale. Poi un altro.
“Eh, ma me pare che pure er premier nostro se diverte co’ ‘e donne…”.
Questo già spiega che il problema non è più tanto Berlusconi, quanto il sistema pervasivo che in venti anni s’è infilato come un cancro in ogni aspetto della società, e ci ha cambiato la testa. Quale sistema? Quello che, dicevo, emerge dalle carte.
Quel che colpisce, soprattutto dalle 200 pagine uscite per ultime, è che nessuna delle ragazze che frequentavano Arcore si ritiene effettivamente una prostituta. La Minetti lo dice chiaramente quando parla di se stessa e dell’accusa di favoreggiamento della prostituzione. E, intendiamoci, le ragazze parlano di continuo di soldi da ricevere, di “benzina” che non c’è più, di “rose” regalate alla fine delle serate. Quindi tutte sono consapevoli di essere ricambiate in denaro per la loro “bella presenza”. Ma non ritengono che si tratti di prostituzione. È semplicemente un’occasione che la vita ha messo loro davanti, la possibilità di guadagnare tanti soldi senza fare troppa fatica. Per loro è persino normale che un uomo le ricompensi facendole eleggere al consiglio regionale, o mettendole in parlamento. Ancora, è un’occasione, come ottenere un contratto a tempo determinato da qualche parte, o ricevere un’offerta di lavoro dall’estero.
I genitori non sono assenti, anzi, partecipano del gioco. Davanti ad un intero capitolo di Mignottocrazia di Guzzanti dedicato alla Minetti, pare che il padre di quest’ultima abbia detto : “Va bene tutto, però finire su un libro dentro le librerie non è il massimo”. Va bene tutto. Tranne che si scopra come funziona il gioco, che la gente sappia. Genitori, fratelli e sorelle sanno: e approvano, anzi ritengono di aver diritto anche loro ad una parte del bottino. La figlia si sacrifica per il bene di tutti; “lui ci sta costruendo un futuro”, dice una.
Questo modo di pensare, a ben vedere, non è nuovo. Da secoli è connaturato alla nostra natura di italiani, ed è la radice di molti mali, non ultima la criminalità organizzata. Quell’idea per cui per qualsiasi cosa tu abbia bisogno di un patrono. Tu, di tuo, non hai diritto a nulla, se non sei potente. Ci sono quelli che sanno prendersi quel che vogliono, e che accedono al potere, e tutti gli altri, la vasta maggioranza, che per avere qualcosa aspettano la generosa elargizione del patriarca. E questo vale tanto per il superfluo quanto per quelle cose alle quali avresti diritto. La dialettica sociale si riduce ad un gioco di rapina: chi arriva per primo arraffa, gli altri possono solo sperare di fare i clienti, e capitalizzare quel che posseggono. Se hai solo un corpo, userai quello. E non c’è nulla di scandaloso che la cosa pubblica – che per definizione appartiene a tutti – venga cooptata dal singolo. Se uno è potente fa bene a piazzare le proprie amanti in parlamento. Perché non dovrebbe? E se sei giovane e bella, perché non dovresti usare il tuo corpo, l’unica cosa che hai, per andare avanti?
È la mentalità mafiosa. Tu fai un favore a me, io ne faccio uno a te. Non funziona così dappertutto? Non c’è bisogno della raccomandazione per fare una TAC scavalcando la fila, anche se magari di quella TAC hai davvero bisogno, è davvero necessario che tu la faccia il prima possibile? Non è un benefattore quello che ti fa ottenere il favore in cambio di un voto?
La radice di questi comportamenti è la stessa. Un unico filo rosso collega il tizio che chiede un favore per un esame medico e le ragazze di Arcore. La stessa mentalità medievale: il signore del borgo è padrone di ogni cosa in cielo e in terra, e se ne vuoi devi adattarti. “Tanto fanno tutti così”. Non è questo che ci ripetono allo sfinimento? Che è normale, che è persino giusto che la donna sia un oggetto, che il sesso si paghi con uno stipendio da parlamentare? Che lo fanno tutti, e che se non lo fai è solo perché non sei bella abbastanza, o perché sei stupida?
Berlusconi è la punta dell’iceberg. È UN problema, ma non IL problema. Il problema è l’humus che l’ha prodotto e che adesso lo tiene in vita, questa mercificazione estrema di ogni cosa, quest’idea che ogni cosa abbia un prezzo, che tutto è in vendita. Che poi, per cosa ci si affanna a fare le tre di notte ad Arcore? Per un posto da valletta in tv, per un vestito Armani da 1500 euro. Dunque per consumare, perché il tempo è tiranno, la bellezza sfiorisce e la giovinezza è l’unica età degna di essere vissuta: e allora brucia tutto e adesso, produci, consuma, crepa, entra nel meccanismo se non vuoi esserne schiacciato.
È il momento che chi non la pensa così, chi ritene che questa filosofia, che ormai informa di sé tutta la nostra società e che non ha creato Berlusconi, ma della quale Berlusconi rappresenta una riuscitissima incarnazione, sia aberrante si faccia sentire. In piazza? In piazza. Sul web ci siamo già, ed è ora di passare dal virtuale al reale. Io il 13 febbraio ci sarò. E voi?
SPOTLIGHT
Presentazione per la Libreria Spartaco ed eventi passati
19 novembre 2020, 11:30
Sono giorni complicati e pienissimi di cose. Settimana scorsa, come avete visto, ho fatto tanti eventi. Un altro ci sarà stasera; l’appuntamento è alle ore >>>
I miei prossimi appuntamenti
Venerdì 6 Dicembre – Sabato 7 Dicembre 2019 – Più Libri Più Liberi – Roma
Venerdì 6 Dicembre
h 16.00 – 17.00
Firma copie presso lo stand Comics&Science
h 17.00 – 18.00
Firma copie presso lo stand Tunué
Sabato 7 Dicembre
h 14.00 – 16.00
Firma copie presso lo stand Tunué
h 17.30
Presentazione de Il Re dei Rovi di Marcelo Figueras. Interverranno Francesco Troccoli e l’autore in collegamento da Buenos Aires.
Ti ricordo Marco che Berlusconi aveva a suo tempo regalato a tutti noi una simpatica calcolatrice blu e gialla (made in China)con tanto di cordino per portarla sempre con noi, dedicata a facilitarci nel calcolo lire-euro. è quindi colpa di Berlusconi se abbiamo abbandonato le lire per l’euro? non del tutto, il nulla osta venne da Prodi che all’epoca ci rappresentava alla commissione europea. questo per dirti che la colpa non è né dell’euro né di Berlusconi, ma di chi non si è assicurato che il passaggio avvenisse senza speculazioni. Mi ricordo perfettamente di come lo stipendio di mio padre si fosse adeguato centesimo per centesimo al nuovo conio mentre i beni che acquistavamo al supermercato si erano sforzati di mettere un puntino ( 24 000 lire = 24.00 euro!!!) è stata questa la nostra rovina, così come quella della Grecia ecc.. la speculazione! e di chi è/era la colpa? di chi stava al governo e non ha fatto il suo dovere nell’assicurare questo passaggio (che non era obbligatorio, si poteva benissimo aspettare se non si avevano le risorse per fare i dovuti controlli)e guarda un pò… è sempre lui Berlusconi! dal ’94 ad oggi ha fatto molti danni, non dimentichiamoli perchè non è da ieri che sta governando e se i problemi di oggi sono dovuti al passato e in passato era lui a governare.. a discuterne siamo come il cane che si morde la coda!
Io non capisco una cosa. E’ sotto gli occhi di tutti che il vero motivo di rovina, ma rovina VERA del Paese ( non solo il nostro ma anche tanti altri ) è l’unione europea. Quella che viene dipinta come una gran cosa, ma che nessuno sa che ha il potere di modificare la NOSTRA costituzione senza dover chiedere a nessuno tanto meno a noi. Quella che ha già mandato in rovina Grecia, Portogallo, Irlanda, e tra poco anche Spagna e Italia. Quella che nessuno si occupa di controllare perchè è piu interessante bersagliare sempre il solito “vecchio malefico” che si s***a le povere vittime 17enni. Ora mi chiedo perchè nessuno faccia caso a questo, e perchè non ci si chiede “ma sarà l’euro il problema?”.
2006 : situazione generale degli stati europei : economia in crescita. Situazione dell’ italia : economia in calo. Per via di incapaci al governo. Malavitosi veri non quelli che ci sono ora.
2008-2010 : sitazione di tutti i paesi : crisi. Situazione del nostro paese : crisi. La colpa? Di Berlusconi.
Ma dai… Finchè avremo l’ euro e dovremo chiedere prestiti alla banca europea, saremo condannati alla schiavitù.
Purtroppo domenica lavoro, ma ho firmato la petizione e l’ho girata a tutte le mie amiche
Finalmente.
Mi ero stufata di leggere e sentire soltanto di gente che protestava e non muoveva un dito per cambiare le cose!
Oggi Berlusconi ha detto che ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato di raggiungere e che potrebbe/vorrebbe trascorrere il resto della sua vita in giro per il mondo a costruire ospedali per bambini….. CHE COSA ASPETTA A FARLO????? Finalmente avrebbe l’opportunità di redimersi e di impiegare i suoi soldi per qualcosa di veramente giusto, se lo facesse potrebbe addirittura concorrere per la beatificazione o un Nobel per la pace!! ma credo di sapere perchè non si decide a partire: nella vita ha commesso talmente tanti reati che non tutti sono ancora caduti in prescrizione. Quindi, se non approvano una legge che lo salvi, rischia ritirandosi di dover devolvere tutti i suoi averi alla giustizia per evitare la galera.. pover uomo in fondo vorrebbe nel profondo, mooolto nel profondo, fare del bene a chi ne ha “veramente” bisogno.
Macchiavelli ha scritto “il Principe” ma era, a suo tempo, un liberale e un democratico con tutti i limiti dovuti al periodo storico ovviamente.
Direi che il problema a mio parere è che i cittadini della nostra area geografica non sono quasi mai stati capaci di portare avanti “rivoluzioni” di qualunque genere, è sempre stata l’Elite a fare le rivoluzioni culturali in questo paese.
Il popolo è sempre stato di sudditi e così è tutt’oggi.
Questo bisogna cambiare, scoprire la capacità di avere forza e voce per farsi valere, sarebbe il primo passo.
Concordo pienamente con ciò che scrivi. Dobbiamo combattere questa mentalità mafiosa di cui è permeata la nostra società e gridare con forza la nostra indignazione. In più essendo genitore come te ho il dovere morale di insegnare a mio figlio che un mondo migliore è possibile.
Per Marcello: smettiamola con il dire che la maggioranza degli italiani è con lui, è questa legge elettorale sciagurata che gli ha dato la maggioranza in parlamento e non credo che la maggior parte si comporterebbe nello stesso modo del Berlusca,gli italiani sono migliori devono solo farlo capire a lui e quelli come lui.
Qui c’è il solito discorso: Berlusconi è la causa o il sintomo? Io sono convinto che Berlusconi sia un sintomo: vince, lo votano, perché sostanzialmente è come la maggior parte degli italiani, che al suo posto si comporterebbero allo stesso modo, e la questione ha radici molto lontane: del resto è stato Machiavelli a postulare il principio del ‘fine che giustifica i mezzi’ e a ben vedere, il rigore etico e morale che si pretende dalla politica nei Paesi anglosassoni non è altro che il prodotto della Riforma protestante nata come reazione a quanto avveniva nella corte papale romana… dunque Berlusconi non segue altro che un filone ben preciso che ci caratterizza da secoli…
Anche a Prato c’è la manifestazione…ma se non c’era venivo fino a Roma!
Finché il B. sarà circondato da yes-man e da avvocati che pur di salvarlo non esitano a distruggere gli apparati (già messi male) della giustizia e finché l’italiano medio non avrà il coraggio di spengere la tv e leggere anche qualche buon libro, giornale o altra fonte di notizie un minimo non lecchina non se ne uscirà.
C’è da sperare solo che con l’età si ritiri spontaneamente
Eleas: anche in questo caso assistiamo al cambiamento delle “parole”.
Un tempo alcuni significanti-tipodidonna legati al significato-mestierediprostituta davano origine alle parole prostituta, troia, puttana, ecc…
Oggi alcuni dei significanti di un tempo non si “legano” più al significato-mestierediprostituta. Questo deriva anche da un “rimescolamento” dei miti generato da anni di tv commerciale e…
Ok, la smetto, vado a prendere un caffè che è meglio…..
io protesto perché voglio che ci siano le pari opportunità, voglio giovani belli e disponibili per le Parlamentari non più giovini, desidero che anche loro abbiano un’opportunità.
Seriamente, non potrei essere più d’accordo, il problema però più ci penso più ritengo sia il rapporto con il reale. Cioè la capacità di vedere le cose per quello che sono e non per quello che noi vogliamo che siano, diciamo che l’ignoranza del peso delle parole qui emerge chiara, io sebbene prostituta non mi sento tale. Ma le prostitute non è che si sentono tali, semplicemente fanno sesso in cambio di denaro, punto, ecco il reale. Che tu non ti senta troia non cambia il fatto che tu faccia la prostituta.
@Iku La prostituzione in sé, se non è esercitata pubblicamente, non è reato, lo sfruttamento sì. Per quanto riguarda Berlusconi, il reato che gli si contesta è quello di aver pagato rapporti sessuali con una (o forse più di una) minorenne. Il fatto che lei fosse consenziente o meno non importa: in Italia (secondo il mio parere giustamente) la prostituzione minorile è un reato gravissimo. E’ vero, “ognuno fa il lavoro che vuole”, ma i soldi a palate che si fanno “quelle quattro galline” di cui parli in molti casi sono i nostri: i miei e i tuoi. Ti sta bene così? A me no.
No ovvio, volevo solo chiarire una cosa che mi era parsa leggendo il post.
Scusate per il commento O.T. comunque no credo di poter esserci alla manifestazione…purtroppo
Credo che se Manzoni avesse scritto I Promessi Sposi in quest epoca, il libro sarebbe andato a ruba. In fondo funziona un po’ come nel 600 no? Se si è “gente di nessuno” tutti ti possono calpestare…però vorrei capire una cosa: è sbagliato se una ragazza (che magari non ha grandi doti mentali…si insomma,un po’ stupida, mettiamo) ha un bel corpo e lo usa per vivere? Ok in questo caso non si tratta proprio di sopravvivenza, ma se una ragazza decide di sua spontanea volontà (per quanto questa scelta possa essere stupida) di vendersi perché così fa più soldi, non trovo il perché di discriminarla. Insomma: ognuno fa il lavoro che vuole, e se poi quelle quattro galline vogliono farsi i soldi a palate così, che facciano pure. Quando saranno vecchie però ci saranno dei problemi. Per quanto riguarda l’immagine della donna solo come oggetto (o stupida gallina) anche a me dà fastidio, però sono sempre convinta che solo chi non bada troppo alla prima impressione, è degno di fare la mia conoscenza. n_n
Iku: quel che non è bello è che la bellezza fisica permetta di accedere a posti di lavoro nei quali la bellezza non dovrebbe entrarci niente; una prostituta non andrebbe pagata in posti al parlamento…
Vorrei esserci ma per colpa del lavoro non posso. Però quello che penso io e che se lui vuole fare tutte quelle cose che si dicono che lo faccia. Ma che lo faccia fuori dal contesto politico in cui stà. In questo modo ci sta facendo fare brutta figura con il resto del mondo.
Vorrei sottolineare che almeno a mio vedere la manifestazione non vuole e non dovrebbe porsi in maniera moralistica rispetto alla libertà sessuale, ma come condanna di atteggiamenti pericolosi, criminali e irrispettosi nei confronti di un intera metà della cittadinanza italiana, le donne.
Ci sarò
Ovviamente ci sarò…e poi sarò qui
ciao! Io non potrò partecipare alle manifestazioni, perché al momento sono all’estero, ma ho firmato la petizione. In quanto donna sono profondamente schifata dall’atteggiamento della società italiana nei confronti del mio sesso e soprattutto sono esterrefatta dal comportamento di altre donne che invece di combattere per una vera parità vendono il proprio corpo per denaro. Da lontano, voglio urlare anch’io il mio no.
Concordo in pieno. Grazie per aver linkato le pagine perchè le cercavo ma non ero riuscito a trovarle in rete, come hai detto, è meglio andare alla fonte per non essere condizionato da questa o quell’altra opinione senza sapere…
Concordo pienamente!!! Stiamo cadendo davvero nel ridicolo, nei confronti delle altre Nazioni e nei confronti di noi stessi cittadini italiani.
Speriamo che le cose cambino…in meglio stavolta.
Io ci sarò!
come si deduce già dal commento al precedente post, concordo su tutta la linea.
spezziamo l’unico filo rosso degli atteggiamenti mafiosi che fanno parte anche del quotidiano di ognuno di noi, facciamo cultura. Quella vera!