Uno dei primi problemi che mi sono posta, dopo essere passata dal lato di chi le storie le inventa, è stato capire quali soddisfazioni cercare nel mio lavoro. In sintesi, in seguito a quali particolari eventi o reazioni del pubblico avrei dovuto concludere che ero soddisfatta di ciò che stavo facendo. Può sembrare una questione da poco, ma non lo è. Perché la letteratura non appartiene a quelle branche dello scibile umano in cui ci sia unanimità sui criteri che determinano la qualità, e dunque un libro che la critica trova orrendo poi magari vende tantissimo, e viceversa, e allora chi ha ragione? Inoltre, la scrittura è un mestiere sostanzialmente solitario, l’incontro col pubblico è limitato e viziato da bias a monte (a una presentazione tipicamente viene la gente che già ti ama, e anche chi ti scrive in larga maggioranza è chi ti apprezza). E allora?
Allora devi scegliere l’obiettivo. Puoi decidere che ti accontenti delle buone vendite; d’altronde, viviamo in una società capitalista, e coi soldi ci si campa, per cui riuscire a vivere del lavoro di scrittura è un grandissimo traguardo che riesce a pochi e che dovrebbe lasciare soddisfatti. Oppure c’è chi vuole il riconoscimento da parte della critica, o si sente soddisfatto quando riceve un premio. La verità è che ognuno ha le sue soddisfazioni, e nessuna di queste è assoluta: ci sarà sempre qualcuno che, nonostante gli obiettivi raggiunti, ti verrà a dire che fai schifo comunque, e contraddirlo è impossibile. Esistono dei criteri di qualità oggettivi, certo, ma contano fino ad un certo punto: il resto è nebuloso e confuso.
Io ci ho messo dieci anni a capire cosa dovessi considerare obiettivo del mio lavoro, a quali tipi di gratificazioni dovessi puntare. Non è stato un processo semplice, perché chi scrive di genere in questo paese – ma anche fuori, mi dicono – è piuttosto negletto, quindi automaticamente parte con uno svantaggio: larga fetta dell’establishment considera quel che scrivi robaccia adatta a palati poco raffinati. Inoltre, andarsi a leggere recensioni in giro per la rete non è un buon modo per capire cosa la gente pensa dei tuoi libri: avete mai fatto caso che c’è una polarizzazione in base al sito che ospita la recensione? Oppure che a fronte di un voto complessivo alto, poi ci sono tipo dieci recensioni tutte negative? E allora?
E allora niente. Quando ho iniziato a scrivere, l’ho probabilmente fatto per cercare di vivere più profondamente le emozioni che mi dava la fruizione di storie. Sono sempre stata un tipo ossessivo, e salto da una fissazione all’altra quasi senza soluzione di continuità. Va da sé che le ossessioni più forti mi vengono dalle storie (o non avrei letto diciassette volte Il Nome della Rosa, per dire, né mi sarei ritrovata, a venticinque anni suonati, a sognare la notte l’isola di Lost) e ho sempre amato il modo in cui certi scrittori sono stati in grado di farmi entrare nei loro mondi, di catturarmi e non lasciarmi più andare via. Ricordo che dopo aver finito Il Signore degli Anelli mi misi a disegnare, e ne venne fuori un Legolas molto à la Pak di Berserk, e l’abbozzo di un Cavaliere Nero che poi non finii più. Dopo aver letto La Solitudine dei Numeri Primi, feci uno schizzo di Alice.
Questo lungo, lunghissimo preambolo per dire che la mia personale soddisfazione, l’ho realizzato da un po’ di tempo, è riuscire ad ossessionare chi mi legge. Voglio entrare a far parte del suo immaginario, anche per poco tempo, ma fargli credere per un’ora o due di vivere a Nashira, o nel Mondo Emerso, o nella villa del Prof sul lago Albano. ora, non so se questa cosa funzioni o no, e su che scala, ma per qualcuno funziona, e tanto mi basta. Con gli anni si diventa saggi, e io sono sempre stata una per i piccoli passi.
La prima volta che ho capito di aver quanto meno colpito qualcuno è stato coi cosplay. Certo, lì c’entra tantissimo anche l’aspetto grafico di Paolo, quindi non era certo solo merito mio, ma qualcuno stava comunque facendo il cosplay di un mio personaggio.
Poi è arrivata la fanfiction su Nihal che incontra Garrett, il fighissimo ladro protagonista di Thief, uno splendido videogioco che mi ispirò Le Guerre del Mondo Emerso. Io non ho mai scritto fanfiction, semplicemente perché non riesco a infilarmi nelle storie altrui e ne voglio di mie, ma non si contano le volte in cui, dopo aver letto/visto una storia sono stata lì a rimuginare, a immaginare finali diversi, a riempire i buchi. E l’idea che qualcuno lo facesse coi miei racconti era esaltante.
Oggi ho scoperto EFP. Ci sono fanfiction di ogni genere. E qualche centinaio riguarda il Mondo Emerso, la Ragazza Drago, e Nashira. E vederle, scorrere i titoli e le trame, vedere cosa aveva colpito di più i lettori, è stato esaltante. Non scrivi una cosa sulla storia di un altro se non sei riuscito a viverci dentro almeno solo un minuto, se per un istante quella storia non ti ha catturato. O almeno, io la vedo così. E l’idea di essere riuscita a produrre, nella mente della persona, quel minuto di rapimento al mondo è una soddisfazione vera, una cosa di quelle che ti spinge subito alla scrivania a scrivere ancora.
A me hanno colpito quelle di Nashira, perché è il figlio minore e quello che veniva dopo sette anni e nove libri di Mondo Emerso, ho sempre avuto paura che non sarebbe piaciuto, che non mi fossi spiegata bene, e via così. Ma c’è veramente di tutto, tra cui tanta roba con personaggi nuovi. Ora, non è che non sapessi che c’erano le fanfiction. È che vederle tutte insieme mi consola, mi fa piacere, mi lusinga. Se vi va, dateci un’occhiata, è un gioco divertente. Attenti perché è pieno di spoiler.
SPOTLIGHT
Presentazione per la Libreria Spartaco ed eventi passati
19 novembre 2020, 11:30
Sono giorni complicati e pienissimi di cose. Settimana scorsa, come avete visto, ho fatto tanti eventi. Un altro ci sarà stasera; l’appuntamento è alle ore >>>
I miei prossimi appuntamenti
Venerdì 6 Dicembre – Sabato 7 Dicembre 2019 – Più Libri Più Liberi – Roma
Venerdì 6 Dicembre
h 16.00 – 17.00
Firma copie presso lo stand Comics&Science
h 17.00 – 18.00
Firma copie presso lo stand Tunué
Sabato 7 Dicembre
h 14.00 – 16.00
Firma copie presso lo stand Tunué
h 17.30
Presentazione de Il Re dei Rovi di Marcelo Figueras. Interverranno Francesco Troccoli e l’autore in collegamento da Buenos Aires.
Dopo 13 anni di scrittura e un bagaglio di esperienza di un certo peso non mi sono mai posto questo problema. E dire che di domande me ne faccio tante, a volte troppe ma nessuna era pertinente a un ossessione.
Semplicemente non mi lascio prendere da manie ossessive, non ne ho,non ne voglio e ciò che ne consegue è un pensiero lucido che mi permette di vagliare come il grano ciò che scrivo guardandolo per ciò che è, e sopratutto senza montarmi la testa.
Per anni ho cercato il traguardo vagando nel buio sbattuto qui e lì dalle mie ispirazioni che si facevano sentire come raffiche di vento a volte gelide a volte caldissime mentre io restavo lì saldo a tenere il timone sognando una meta che non si vedeva mai perchè la notte era lunghissima e si era inghiottita la barca insieme all’orizzonte.
Ma era solo un’illusione perchè alla fine il sole sorge sempre, e nelle ore del meriggio illumina violentemente il paesaggio mettendo in rilievo ogni povertà, così infine l’ho vista! Sì era lì: la nudità della mia opera.
E allora?
Ho imparato a vestirla.
Sono diventato il tessitore, lo stilista che ha rivestito elegantemente le mie emozioni.
Insomma ho trovato uno stile…
Tagliente come lame di luce che squarciano il buio nella notte
e se sono riuscito a raggiungere questo traguardo è perchè non mi sono fatto condizionare da nessuno, ne tanto meno mi sono fatto governare dalle mie emozioni, poichè sono io che domino loro dopo averle battute con forza a macchina.
Le rileggo, le riscrivo, non sono io l’assoggettato, sono loro sotto il mio controllo è così che vado avanti.
E’ così che la vivo. Anzi vivo.
E perdonatemi un ultima parentesi..
Amo il dizionario dei sinonimi per non ripetere sempre le stesse parole, per esser più autentico, perchè per dare gusto ci vuole il sale.
Ok, scusa il diluvio di post, è solo che finalmente ho sotto mano un computer come si deve, quindi posso riscrivere a dovere il precedente insieme sconclusionato d idee. Ho iniziato a scrivere fanfiction sui tuoi libri due anni fa. Avevo appena finito di rleggere le “Guerre”, e la buttai giù di getto. Non fu particolarmente originale: spezzoni del testo intervallati da citazioni, però presentava un tema a me molto caro, i momenti in cui Dubhe riflette sulla sua maledizione. Credo di averli serviti in salse diverse almeno una decina di volte. L’unica cosa buona che aveva quella storia era il titolo: “In Fera Veritas”, “La verità (si trova) nella Bestia”, un commento su come ognuno si porti dietro un pezzetto della maledizione che affligge la cara ladra. Poi ne sono venute altre, tra cui un crossover con Assassin’s Creed (che ancora mi vergogno d’aver scritto, e al contempo gli sono affezionato perchè è forse la mia prima fanfic scritta bene). Intanto coltivavo l’idea per un lavoro più lungo, ma non trovavo l’ispirazione. L’idea è venuta infine dalla lettura delle Leggende… e dalla morte di Dubhe. Non volevo che finisse così, e questo è stato il primo passo. Poi sono passato a considerare la mia – leggera – antipatia per Learco, trovandomi a riflettere sul tema “se potessi mettere un personaggio del Mondo Emerso accanto a Dubhe, non importa quanto impossibile, chi sarebbe? A questo punto il Mondo Emerso si è scontrato con i Miti di Cthulhu di Lovecraft e non ne è venuto fuori molto bene ^ ^. E’ iniziata la mia prima long, che all’inizio s’intitolava “Leggende del Mondo Emerso”, dato che doveva trattarsi di una riscrittura delle Leggende dopo un certo avvenimento, ma poi ha preso il titolo, più adeguato, di “Le Ombre Sopra il Mondo Emerso” (anche se su EFP è tornata al primo titolo per non fare confusione, dato che la parte iniziale non mi piace più, andava bene anni fa ma non ora, e la sto riscrivendo, una volta pubblicata, la nuova versione sarà le “Ombre”). Sono anche arrivato, dato che Paolo non mi farà mai le copertine, purtroppo, a impugnare acquerelli e matite e a creare da solo le immagini che più le rappresentavano. Ah… ma chi era il personaggio con cui è finita Dubhe? Sorpresa!
Intanto, i “deliri” a proposito della Bestia sono continuati, ispirati dal mio interesse per la filosofia di Kierkegaard (difatti la mia Dubhe si dibatte spesso fra angoscia e disperazione, kierkegaardianamente intese, ma, dato che, cito, “il cielo è sempre stato vuoto per lei”, l’unica via di fuga, la fede, le è preclusa), fino a sbocciare in tre racconti, che mantenevano nel titolo quel “In Fera Veritas” da cui è partito tutto. Insomma… “Cronache di un autore di fanfiction sul Mondo Emerso” ^ ^ In questi due (e più) anni, scrivere fanfiction sui tuoi personaggi è stata un’attività costante, aiutandomi molto, attraverso di loro, ad imparare ad esprimere anche i miei sentimenti e incrementando le mie capacità di immaginazione. Più o meno ogni sera mi trovo a pensare “Cosa farebbe Dubhe in una situazione simile?” o “Cosa farebbe Aster?”, costruendo su queste fantasie le mie storie.
Il tutto grazie a te, sarò ripetitivo e scontato lessicalmente, ma non so come ringraziarti di avermi regalato questi personaggi che, pian piano, sono entrati anche nella mia vita e nei miei pensieri.
Aesir
PS: il link è questo: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=131092&catid=&offset=15#main …giusto perchè sperare non costa nulla, e il sogno che un giorno tu leggessi i miei racconti mi ha accompagnato varie volte, nella mia breve carriera di autore di fanfictin.
Scusa il papiro, e buona serata!
Da autore di EFP, mi sono spesso chiesto se avessi mai visto le storie che scriviamo; non volevo chiederlo per evitare di sembrare invadente. Finalmente la mia curiosità è stata soddisfatta ^ ^ Certo, su EFP c’è un po’ di tutto, qualitativamente parlando, ma fra le varie opere ogni tanto una perla salta fuori. Lungi da me denigrarle, sia chiaro! Mi vergogno quasi delle prime fanfiction che ho scritto, quindi sono l’ultimo a poter parlare. Comunque, a causa della mia ossessione per il personaggio di Dubhe – utilizzato in vari gdr, fra l’altro, il che mi ha portato ad immedesimarsi parecchio in lei – mi sono trovato a scrivere la prima fanfiction che ho osato pubblicare su EFP: una sorta di prolungamento di quel momento, nella Casa, quando Dubhe si lascia andare per quella che crede essere la sua ultima bolta e la Bestia prende il suo posto. Faceva abbastanza pena, ma l’idea mi è rimasta, e dopo più di un anno mi sono messo a scrivere quella stessa storia, ma stavolta come avrei voluto davvero apparisse, non più limitato dalle mie pessime capacità degli esordi. E ne sono seguite altre due, e c’é stata una lunga fanfiction non ancora finita, ma questa è un’altra storia. Un po’ folle, ma è l’unica persona, quella che appare, che avrei visyo davvero accanto a Dubhe. Sì, è un personaggio d2el Mondo Emerso. No, non è un personaggio delle Guerre, se non per un capitolo. E sì, è una storia vecchia che devo riscrivere, perché fa schifo!
Se ti interessasse mai dare un’occhiata – giusto perchè sperare non costa nulla ^ ^- il mio nickname è Aesir. Ti metterei volentieri il link, ma non sono molto pratico del tablet che sto usando!
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=131092 Eccolo qui!
Ciao Licia, vorrei solo farle questa domanda: in futuro ci sarà mai un telefilm o film o sceneggiato basato sulle Cronache del Mondo Emerso?
So che la domanda è fuori contesto ma sarebbe interessante sapere se c’è questa possibilità.
In fin dei conti, se ne hanno fatto un telefilm con “Il trono di spade” e “La spada della verità”(orrore in questo caso), perchè non farne un telefilm anche su Nihal?
Grazie
Speriamo
. I diritti sono stati acquistati, e c’è stata anche un’opzione per la coproduzione estera. Il progetto al momento è fermo a questo stadio.
Se il progetto arriva in fase di casting avvisami che conosco una giovane attrice che sarebbe perfetta per il ruolo di Nihal (dico sul serio).
Mi piacerebbe che tu mi levassi una curiosità, dopo aver letto della sua soddisfazione personale a proposito delle fanfictions su EFP; è una domanda pruriginosa, che avrei voluto fare a tantissimi scrittori di successo, e ti prego di rispondermi sinceramente se lo farai (altrimenti non rispondermi proprio e bon): se qualcuno scrivesse un racconto/ciclo di racconti in ambientazione dichiaratamente Nashira/Mondo Emerso (senza necessariamente toccare i tuoi personaggi, ma facendo in modo che si capisca che il mondo è quello!) e tale opera venisse pubblicata con lo scopo di vendere e fare quattrini…verso quel qualcuno – lusinghe, soddisfazione, botta di autostima e appagamento personale a parte – passeresti senza dubbio a vie legali per ottenere fino all’ultimo centesimo di royalties, oppure no? xD
Vorrei quanto meno approvarne il contenuto. Una cosa è che coi miei personaggi ti diverti, un’altra è che a pagamento ci veicoli idee e cose varie che io ad esempio possa trovare aberranti. Credo che cose del genere, omaggi di autori a personaggi altrui, siano anche stati fatti; per il fumetto di sicuro, almeno.
Mi fa piacere sentire che non hai un atteggiamento à la Rowling. Dovrebbero esistere più scrittori disposti a cercare il dialogo sulle loro ambientazioni ed a concedere le possibilità per delle collaborazioni; un po’ come l’autore di Metro 2033.
Beh, però non ci trovo niente di male a non voler cedere i propri personaggi per il guadagno altrui; uno può anche non volere che le sue storie vengano “cannibalizzate” da altri.
Comunque, in effetti i miei personaggi sono stati usati per scopo di lucro in storie non elaborate da me: nei fumetti, seconda serie soprattutto.
Io intendevo l’atteggiamento mentale; sono personalmente fan della Torre Nera di S. King (se tu hai letto 17 volte il nome della rosa, io ho letto più del doppio delle volte l’inbtero ciclo di 7 libri) il quale ha creato una saga ‘proseguendo’ il poema in versi “Childe Roland alla torre nera giunse” di Robert Browning (e vabbè, per gente nata e morta nell’800 il copy al momento è del tutto decaduto; anche sul mondo di Lovecraft dovrebbe esserlo, essendo passati più di 70 anni dalla sua morte, ma va beh). Mi piacerebbe pubblicare in quell’ambientazione, magari dire che cosa ha fatto Roland fra la sua iniziazione, il suo viaggio a Mejis e la caduta di Gilead per mano di Farson il Buono. Non so se posso farlo, vorrei che sul frontespizio di un mio libro ci fosse scritto “un racconto della Torre Nera” ma prob mi faccio illusioni.
).
Per ora mi sono inventato un mondo ispirato a quell’ambientazione, con una storia dietro e un background, spero, originale, e ci ho scritto sopra due libri (a proposito, vuoi leggerli?
Chissà se mai andrei nei guai a volerli pubblicare? Probabilmente, se King avesse la tua apertura mentale (=il voler ascoltare la campana dell’altro senza precludergli dialogo a priori) no. Non lo so.
Ti hanno plagiato i personaggi nei fumetti? Credevo fossero autorizzati…non ho capito questa cosa o.O
No, no, era autorizzatissima! La storia, però, è stata creata dagli sceneggiatori, io l’ho solo letta e dato qualche consiglio. In questo senso, sono storie coi miei personaggi, ma create da altri, e a scopo di lucro.
Io trovo l’idea di EFP esilarante. Secondo me scrivere storie su dei libri significa che ci hanno colpito così tanto da scatenare la fantasia.
E parlo da autrice di EFP;)
Ecco, mi hai ossessionato e hai pure ammesso pubblicamente le tue intenzioni. Avrai notizie dal mio avvocato.
Mannagg’…mi sono fregata con le mie stesse mani…
Magari fosse un minuto di perdizione, mi ci sono perso per mesi nei tuoi libri dal primo son passato all’ultimo tuo, spolpandoli il mio problema è che quando finisce una trilogia come per esempio il mondo emerso rimango affranto e di stucco, perché è finita la mia avventura e il viverci dentro.
Come mi successe con libri, come i 4 di eragon, e molti altri i tuoi però sono i migliori, quando ci sei dentro e li inizi, ma brutto quando hai concluso il viaggio si lo chiamo viaggio.
Una domanda licia se puoi rispondere, hai mai pensato di fare dei film tratti dai tuoi libri? è stupendo viverci dentro e leggerli ma vedere i film sarebbe un aggiunta fantastica se fatti bene.
Buon giorno Licia!!
Sfortunatamente io non mi trovo in accordo con te… Io da sempre ho criticato le fanfiction e coloro che le scrivono!!
Non voglio sembrare esagerato ma secondo me le fanfiction sono la cosa che più DISTRUGGONO una storia/libro/opera semplicemente perché vanno a DENATURARNE il contenuto!! Una storia è tale ed è BELLA nel momento in cui un autore LAVORA(!) e FATICA(!) per donarcela.
Chi è un lettore per mettersi al pari dello scrittore che tanto ama?!?! Con quale coraggio un fan dice “io amo questa storia così tanto da MODIFICARLA a mio piacimento”??? SBAGLIATO!!
Secondo me questo significa invece che non si ha apprezzato la storia per come lo scrittore l’ha presentata e si pretende pure di modificarla sminuendo il LAVORO dello stesso che tanto si è impegnato e sacrificato per condividerla con noi!!! Le storie devono essere accettate nelle cose che piacciono ma anche in quelle che non piacciono
CONCLUSIONE: se la gente ha proprio voglia di scrivere lo FACCIA(!), ma lo faccia scrivendo un libro proprio e non rovinando o sminuendo il lavoro di altri!
PRECISAZIONE: ho letto fan fiction che avevano lo scopo di fare ridere come fossero parodie e queste mi son piaciute ed è bello vedere i propri protagonisti preferiti in situazione che semplicemente hanno dell’umore.
Innanzitutto, quando un libro viene pubblicato, la storia diventa patrimonio dei lettori, che la interpretano secondo il loro gusto e il loro vissuto. Ha raggiunto la sua forma cristallizzata, sulla quale lo scrittore non ha ulteriori diritti.
Le fanfiction che ho visto io, poi, non mi sembrava tanto modificassero la trama: c’erano dei “what if…”, ma c’erano anche tante storie con personaggi diversi, o che riempivano zone della trama non indagate dall’autore. Quanto alla fatica, anche una fanfiction ne richiede, fatica e passione.
Io come autrice non mi sento sminuita da una fanfiction, anzi: una fanfiction per me significa che la mia storia ha appassionato, magari ossessionato qualcuno, e questa è una cosa che mi piace. So che ci sono autori che la pensano diversamente, e anche lettori, vedo. Comunque, se uno non apprezza le fanfiction, non le legge e morta là: la storia sarà per sempre quella narrata solo dall’autore, senza ulteriori aggiunte.
Certo non metto in dubbio che ognuno la pensi in modo diverso (anzi si dà per scontato) e infatti volevo solo esprimere un pensiero che è “l’altra faccia della medaglia” e che (mi auguro) rappresenti una classe di lettori della quale io faccio parte.
Il mio inglese fa un po’ pene ma credo che “what is…” significhi “cosa se…”. Io critico soprattutto quelli!! in questo modo uno scrittore di FF scrive delle proprie storie prendendo però nomi e ambientazioni da un libro vero e proprio che non gli appartiene. Storie che non hanno niente a che vedere con la trama del libro da cui prendono spunto!
Io mi sento “motivato” su ciò che dico dopo aver letto certe FF su Harry Potter che raccontavano relazioni amorose (inesistenti) tra personaggi (anche omosessuali) e altre cose tutte inventate i sana pianta!!
Preciso: questo è il MIO modo di rapportarmi con le FF.
Buonaserata Licia!
Io adoro i tuoi libri davvero** altro che una o due ore io ho “vissuto” a nashira nel mondo emerso e con il prof da quando ho iniziato a leggere i tuoi libri. Sono davvero un ossessione, qualcosa che ti ingloba e una volta dentro non ti fa più uscire. Mi sono affezionata molto a tutti i personaggi come fossero persone reali e nei momenti difficili mi è capitato di chiedermi ” che farebbe dubhe?” O nihal o talitha o adhara… Perchè… Boh. Ecco il fatto è che non so davvero cosa mi renda così dipendente dai tuoi libri.. Chissà. Fatto sta che per me sono sacrixD nessuno può toccarli, come d altronde tutti i miei libri, e nessuno li può leggere. Te lo vuoi leggere? E allora te lo compri! So di essere un po’ pazza, ma si sa i pazzi sono sempre i migliori;) continua così;*