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Non fiori, ma opere di bene

E arriva anche quest’anno il famigerato 8 marzo. Vi risparmio il consueto post polemico; ho già detto tutto quel che può essere detto sull’argomento gli anni passati. Mi limito a rimarcare che quest’anno la ricorrenza mi sembra ancora più significativa: perché c’è stato il 13 febbraio, perché mi sembra di veder nascere una nuova consapevolezza, un’ondata generale di riflessione sul femminile e il suo ruolo in Italia e nel mondo. Che questa giornata serva allora a fare il punto sulla situazione, dove siamo e dove stiamo andando. Ognuno faccia fiorire questa giornata come meglio crede: lavorando o manifestando, ritagliandosi un attimo per se stessa, facendo un post o continuando con la vita di sempre, perché è attraverso la lotta quotidiana che esprime se stessa, la propria femminilità e la propria irriducibile unicità di persona. Qui trovate un elenco di iniziative.
Auguri a tutte: che quest’anno ci porti più consapevolezza e più libertà. Sono molteplici le gabbie che ci stringono, molte subdole e invisibili, ma la possibilità di evadere e realizzarci esistono sempre.

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Una buona notizia per Ale Poli’

Interrompo il mio silenzio domenicale per cercare di diffondere una notizia importante. Vi ricordate di Ale Poli’? Ne avevo discusso qualche tempo fa. Ebbene, c’è una buona notizia: sono stati trovati due donatori tedeschi compatibili al 100% con Alessandro. Il registro dei donatori tedesco ha però difficoltà a rintracciarli. Per questo pubblico qui la notizia, in italiano e in tedesco, in modo da farla circolare il più possibile, e rendere più facile rintracciare queste due persone. Fate girare anche voi, grazie

An alle, die sich mal in Deutschland für eine Knochenmarkspende haben typisieren lassen: Bitte kontrolliert, ob im Register des DMKS Eure aktuelle Adresse gespeichert ist! Meldet Euch! Wir wissen, dass es in Deutschland 2 Menschen gibt, die eine erste Übereinstimmung von 6/6 also 100% mit einem 10-Jährigen Jungen in Südtirol haben, der die Spende dringend braucht.
Schaut Euch den Link an, schaut Euch die Fotos an, lasst euch von der Hoffnung und der Liebe anstecken, und MELDET EUCH! DANKE … im Namen von Familie Poli`

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La buona notizia del giorno

Non è un bel periodo, e questo l’abbiamo capito. La considerazione che l’Italia gode presso gli altri paesi è ai minimi storici, la percezione è che tra l’altro di questo all’italiano medio freghi meno che niente, e mentre il mondo cambia – vedi Albania, vedi Tunisia, vedi Egitto – noi restiamo attaccati alle mutande del premier.
La sensazione è che si stia scivolando sempre più in basso, in una spirale della quale non si vede la fine. Siamo indignati? Ce ne frega qualcosa? Pare di no.
È ovvio che tutto si gioca intorno alla figura della donna. As usual, verrebbe da dire. D’improvviso, sembra che anni e anni di lotte femministe, di conquiste sudatissime, finiscano diritte nel cesso. Vai con prostituzione minorile, gente che finisce in parlamento per meriti che hanno ben poco a che fare col cervello e molto con tette e culo, la rivelazione che siamo ancora ferme lì, alla donna che è solo un pezzo di carne, e che dunque solo tramite la carne può aspirare a qualcosa di diverso, con tanto di beneplacito dei genitori che sanno e annuiscono soddisfatti, se non partecipano direttamente al commercio.
È desolante. Per questo penso che quel che serve ora è un po’ di speranza. Perché senza speranza non si va da nessuna parte. La disperazione è amica dei potenti: se sei disperato non fai niente, stai lì a crogiolarti nel tuo dolore, convinto che nulla di quanto tu possa fare servirà mai a qualcosa. Ma è un inganno. Si può fare sempre qualcosa. E per questo si deve farlo.
Vi ho già parlato de Il Corpo delle Donne e di Lorella Zanardo. Nelle poche parole che avemmo modo di scambiarci a Matera, in autunno, mi parve di intravedere una persona che non solo si lamentava di come stavano le cose, ma cercava mezzi concreti per cambiarle. Una mattina di queste, surfando tra intercettazioni sempre più deprimenti e i deliri isterici del premier, ho trovato questa notizia. Che è una buona, buonissima notizia.
In genere stiamo sempre lì a dirci che il mondo non si cambia. Che è brutto che la tv ci mostri un’immagine grottesca della donna, e che la società cerchi di relegarci in ruoli assolutamente marginali e decorativi. Ma che comunque non ci puoi fare niente. Voglio dire, è la tv, che cosa posso fare io singolo? Quello che sta facendo Lorella Zanardo. Mostrare il re nudo. Insegnare a svelare l’inganno, a guardare oltre l’immagine laccata, per capire il messaggio. Vi pare poco? A me per niente. Il mondo si cambia cambiando la testa della gente, la rivoluzione si fa conquistando un’anima alla volta. Una ragazzina consapevole è una ragazzina che difficilmente si farà incasellare. Un ragazzino che ha capito cosa c’è dietro l’ossessiva esposizione di tette e culi avrà più rispetto per le donne.
E insomma, questa è la mia buona notizia giornaliera. Il segno che c’è ancora una società civili, e che cambiare le cose è possibile. Forse non ne vedremo i frutti domani, e neppure dopodomani, ma l’importante è continuare a lottare.

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Informazioni serie e facete

Anche oggi, post di avviso. Due avvisi, per la precisione.
Il primo riguarda una faccenda seria, che mi è stato chiesto di segnalare, e che volentieri faccio. In verità, purtroppo, si tratta di una storia come ce ne sono molte, e, come tutte le storie un po’ tristi, dotata al tempo stesso di una sua terribile unicità. Si tratta di Alessandro Poli’, un bambino di dieci anni ammalato di leucemia. Per la prima volta è stato colpito dalla malattia a quattro anni e mezzo. Adesso ha avuto una ricaduta. In questa fase, la speranza principale per Alessandro è la donazione del midollo osseo. I suoi genitori purtroppo non sono compatibili con lui, quindi occorre trovare un donatore dal registro.
Mi sembra una buona occasione per pubblicizzare un po’ questo modo particolare di essere donatori. Informazioni le potete trovare qui, sul sito dell’ADMO, che è l’associazione che riunisce tutti i donatori di midollo nel mondo.
Lo so, è una cosa per la quale ci vuole un po’ di coraggio. Ma è bene sapere che è una possibilità, che esiste, e magari pensarci un po’ su. Io in effetti non ho mai donato neppure il sangue, ma almeno questo intendo farlo al più presto, non appena – e ci manca poco – sarò in grado.
Perché vi racconto questa storia? Per passare la voce e per sostenere Alessandro e la sua famiglia in questo momento difficile. C’è anche un gruppo Facebook.

La seconda informazione è una cosa veramente infima al confronto. Semplicemente se passate dal centro commerciale Roma Est e siete interessati ai miei libri, vi consiglio di fare una capatina alla Libreria Mondadori che c’è lì: potrete trovare un po’ di copie da me firmate.

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News

Questo è il post informativo che avrei dovuto scrivere ieri. In realtà chi è iscritto alla mailing list sa già tutto, ma repetita iuvant.
Innanzitutto, vi ricordo gli appuntamenti di questo week end: domani alle 17.00 ci vediamo in via della Palla, alla fnac di Milano, assieme a Paolo Barbieri e Luca Crovi. Domenica, invece, appuntamento alle 17.00 in via Roma, alla fnac di Torino, ancora con Paolo e con Sandrone Dazieri. L’evento di Torino sarà anche registrato da Fantasy On Air, quindi chi non ci sarà potrà ascoltare tutto sul web qualche giorno dopo l’evento.
Domenica sera, inoltre, mi potrete vedere su Arturo, canale 138 di Sky, ore 21.00, come ospite di Alessandra Casella nella prima puntata di Nero su Bianco, trasmissione dedicata ai libri in prima serata, il che è incredibile, se pensiamo alla devastazione culturale di ‘sto benedetto paese.
Infine, aggiornamento sulle famigerate copie autografate in vendita su Bol: in tutto sono 300, è vero, sono autografate da me medesima di pirsona pirsonalmente (vediamo chi coglie la citazione), e non sono in brossatura, ma hard cover, cioè, per intenderci, come tutti i miei libri di recente uscita: con la copertina rigida e con la sovracopertina.
Tutto qua. Io mi immergo di nuovo nella mia sessione di lavoro solitario – niente collega today – e ci vediamo nel week end per chi può.

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Aggiornamenti

Un po’ di tempo fa qualcuno reclamava a gran voce qualche post con gli aggiornamenti sui libri. Non è che non volessi farne, è che aggiornamenti non ne avevo. Adesso ce li ho, e così tanti che mi tocca anche dilazionarveli :P .
Allora, cominciamo con le cose vicine nel tempo: sabato prossimo, il 9, potrete riascoltare la mia vocina alla radio: sono stata invitata a Radio2 Social Club, che, come dice il nome, è un programma di Radio2. Il programma va in onda dalle 11.00 alle 12.30.
Secondo poi. Esiste una data di uscita di Guerre del Mondo Emerso – Guerrieri e Creature. Non mi dite che non sapete cos’è. È l’illustrato ispirato alle Guerre del Mondo Emerso, quello che un sacco di gente ha richiesto a gran voce. Ebbene, il libro esiste, e uscirà il 26 ottobre. Insomma, ci siamo. Quel giorno lì, per altro, lo presenterò alla fnac di Roma, al centro commerciale Porta di Roma. I dettagli sull’orario e su chi sarà con me ancora non li conosco, ma stay tuned e li saprete. Il libro – chevvelodicoaffa’ – è bellissimo. A me piace anche più del precedente. Un paio di cose m’hanno commossa, e, se avete letto la trilogia, potete immaginare quali siano.
Terzo. Ovviamente questo libro ha anche una copertina. Una copertina che vi farò vedere, in contemporanea con Paolo, oggi. Non so esattamente quando. Prima o poi. Così, solo per essere sadica. Ma siccome sono simpatica, vi dò un’anteprima:

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Consumismo reprise

Un po’ di tempo fa girava questa campagna pubblicitaria della Diesel. Se ne parlò anche qui. Il motto era “be stupid”, e già caschiamo male, perché questa è indubbiamente l’era della stupidità, ci mancava solo qualcuno che facesse diventare l’idiozia una cosa cool. Comunque, io la trovavo estremamente irritante e in più anche un po’ incomprensibile: voglio dire, la stupidità è piuttosto diffusa, ma vivaddio è ancora circondata da un certo stigma sociale. Davvero aiuta a vedere jeans dare del cretino a chi li compra?
Comunque. Più o meno era morta lì. Fino a quando non ho visto la campagna di Piazza Italia, che, per chi non lo sappia, è una catena che vende abiti a prezzi contenuti. Diciamo il contrario di Diesel, che ha fatto della fighettaggine il proprio marchio di fabbrica, per cui non è ti stai comprando un paio di jeans, no, sta comprando il marchio, e quanto quel marchio significati in termini di coolness (oh. mio. Dio. Ho usato quella parola).
Qual è la campagna di Piazza Italia? Si intitola “be’ intelligent”, un chiaro riferimento a quella Diesel. È c’è il solito modello/a, che in questi casi in genere è una casalinga appena più in tiro del normale, o un signore distinto, con addosso capi a bassi prezzi: cappottone lana 39,99 €, jeans 29,99 €, camicetta 9,99 €.
Ora. Non è che Piazza Italia sia meglio di Diesel: suppongo che si facciano entrambi fare i vestiti in Cina dai bambini, o giù di lì. Ma confesso che ogni volta che vedo le pubblicità di Piazza Italia, pur nella loro rozzezza, rispetto alle immagini laccatissime e studiate della Diesel, mi parte un sorriso a 32 denti (che non ho, in effetti; un giorno vi racconterò la triste storia dei cinque che mi mancano). È uno sfottò cosí semplice, così ispirato ad un sano buon senso, che mi sembra sempre una bella prova di intelligenza. E, anche se è stupido pensarlo, ogni volta che le vedo mi sembra un piccolo gesto di resistenza

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Ieri è diventato di dominio pubblico che ho vinto un premio. Questo. Ovviamente sono onorata e felice, ma probabilmente non ne avrei parlato se ieri non mi fossero piovute addosso svariate decine di messaggi di complimenti di vario genere. Non è che non la reputassi una cosa importante, è solo che, boh, dirlo mi sembrava ostentazione, ecco. Sì, non sono una persona normale, ne sono ben conscia.
Comunque. In effetti non è del premio in sé che voglio parlare.
Oggi ho fatto un giro al centro commerciale di cui ieri. Dovevo far la spesa, ma alla fine ho solo comprato due DVD e un libro, oltre al pranzo (kebab, per la cronaca). Ma ho fatto un breve giro per negozi. E il lato oscuro della forza ha iniziato a tentarmi, soprattutto di fronte alle vetrine nuove, quasi del tutto depurate dai vari fondi di magazzino inguardabili generalmente noti come saldi di fine stagione (dai, pensateci: si trova roba decente solo il primo giorno, poi devi navigare tra ettolitri di tessuto per trovare qualcosa di vagamente interessante ad un prezzo abbordabile). E insomma, un tremendo pensiero si è fatto strada in me, mentre provavo un paio di zeppe autunnali tacco 12: fosse il caso di comprarsi un bel vestito nuovo per la premiazione?
Ah, dannato consumismo…

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appuntamento

Ho caldo.
Mi sento addosso ore e ore di sonno arretrato, anche se, a voler essere buoni, al massimo avrò perso un’ora martedì sera.
Ho i polpacci di marmo e il collo che mi fa male, manco avessi fatto ore di palestra. Ho solo ballato un po’.
Soprattutto ho montagne, caterve di lavoro da fare un po’ su tutti i fronti.
Per cui davvero non ce la faccio ad affrontare i flame che di sicuro una mia recensione dell’iPad scatenerebbe. E allora passo. Per oggi. Domani torno back in action, sempre che la palestra di stasera, quella vera, non mi riduca troppo uno straccio. Volevo solo ricordarvi che domenica sera, alle 19:30, a Pietrasanta, in provincia di Lucca, e più nello specifico nella Sala Annunziata, potrete incontrarmi e sentirmi parlare un po’ delle Leggende del Mondo Emerso 3. La manifestazione si chiama Anteprime, ed è tutta dedicata ai libri da venire. Una cosa inedita e interessante, no?
Io nel frattempo penso a cosa posso dirvi e cosa debbo tenermi per me del prossimo libro. Il risultato delle mie riflessioni lo scoprirete, se vorrete, domenica sera.

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Situazioni spiacevoli

Oggi avrei preferito parlarvi un altro po’ delle mie vacanze, magari dell’Islanda, ma purtroppo i problemi vengono fuori quando meno te l’aspetti, e spesso maturano quando ti stai pure godendo un po’ di riposo. Ma vabbeh, sono aspetti della vita che mi sono scelta che mi sono ben noti.
Dunque, mentre ero in vacanza, mi è arrivata una mail da parte di TeaSe, che mi segnalava un fatto piuttosto spiacevole, ossia l’inquietante somiglianza tra alcune tavole del fumetto sul Mondo Emerso e lavori di altri autori, tra i quali soprattutto Miyazaki.
Ora, che la parte manga del fumetto fosse un esplicito omaggio a Miyazaki mi era ben chiaro, come suppongo fosse chiaro un po’ a tutti. E infatti TeaSe non parla di omaggio, ma di vero e proprio plagio.
Ora, ognuno si può fare la sua idea della storia andando a confrontare i lavori incriminati tavola per tavola, per cui io non farò commenti al riguardo. Dico solo un paio di cose: che questo fatto mi rattrista non poco, perché ho sempre trovato il fumetto un prodotto valido, e una cosa del genere ovviamente va ad inficiarne la qualità. E ovviamente mi spiace, perché è un progetto cui credevo molto e in cui credo ancora.
Vi confesso che il fatto che il lavoro si possa prestare oggettivamente a critiche del genere mi fa alquanto arrabbiare. Le accuse sono gravi e per questo sarebbe stato opportuno essere più attenti, magari anche un po’ più trasparenti, per evitare situazioni così spiacevoli.
Infine preciso che io non ho controllo sui disegni del fumetto. Ovviamente li ho visti prima della loro pubblicazione, come del resto già sapete, ma non era mio compito (principalmente perché me ne mancano le competenze) vigilare sulla loro, diciamo così, originalità. Sono appassionata di fumetti, ma non conoscono tutto lo scibile umano dei manga. Conosco bene e amo molto, come sapete, Miyazaki, ma non al punto di riuscire a riconoscere scene dei suoi film in tavole di un fumetto. E in ogni caso, un autore ha un certo margine di libertà nelle vie espressive che sceglie di adottare in un’opera. E l’autore in questione ha scelto le vie che abbiamo tutti sotto gli occhi. Quando mi hanno sottoposto il lavoro, il mio compito è stato principalmente giudicarne l’aderenza ai miei personaggi, ed esprimere un giudizio generale del tipo “mi piace, non mi piace”, ed è quello che ho fatto. Non mi passava neppure per l’anticamera del cervello andare a controllare altro, visto per altro che non ne sono capace.
Per cui, per concludere: mi spiace davvero parecchio che si sia creata questa situazione, proprio perché va ad intaccare un lavoro che fin qui mi sembrava svolto in modo egregio. Spero si possa rimediare in qualche modo, o quanto meno evitare di ripetere errori simili in futuro.

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Errata corrige

Come (per fortuna) ha fatto notare qualcuno nei commenti, la mia presentazione non sarà stasera, ma domani. Scusate, in vacanza non tenevo il conto dei giorni e adesso sono un po’ sfasata :P . Il luogo e l’ora restano gli stessi.
Ci sentiamo dopo!

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